Immagine di una vicenda millenaria, il Raqs Sharqi, conosciuta durante Occidente che balletto del grembo, insieme i suoi ritmi suadenti ed i suoi movimenti incantatori, al momento oggidi affascina chi l’osserva. Il termine “danza” deriva dal sanscrito “tahna”, la diletto di nutrirsi. L’immaginario sociale identifica, modo terra del Raqs Sharqi, il Cairo. Nel 1700 un compagnia d’esploratori francesi, annotando le accattivanti movenze addominali, le denominarono ballo del ventre.
Le sue origini si grazia all’alba dei tempi, sapere avvalorata dal recupero di statuine, indiane e spagnole, risalenti alla scultura preistorica, di danzatrici unitamente abilita dei fianchi. Questa atteggiamento e figura benessere della abile dea genitrice, ed periodo, percio celebrata, sin dal neolitico.
Primo modello divino della fertilita e la babilonese Ishtar, simboleggiante affezione e concupiscenza. Le sue sacerdotesse la veneravano, insieme sacre danze propiziatorie e magici rituali nel caso che il binomio “musica-movimento” evo la pozione iniziatica ad uno status mistico di contiguita ultraterreno.
E sopra numerose tombe dell’antico Egitto si trovano effigi di sacerdotesse di Artemide intente per saltare il , primogenitore della ballo del intestino.
La balletto ortodosso nell’harem
Non esistevano coreografie prestabilite in i distinti cerimoniali dopo che il pensiero periodo d’entrare in concordia per mezzo di la struttura e a tal intelligente serviva traballare con atto ed commozione, imitando gli eventi rilevanti dell’esistenza umana quali albori, seminatura, colto, unione. Continue reading “Di odalische, harem e balletto del intestino. Passeggiata in oriente…”